La conseguenze sul Meridione della Prima Guerra Mondiale
e del Referendum istituzionale.
Novità
Sulla questione meridionale è davvero difficile scrivere qualcosa di nuovo. Di sicuro è il tema
politico centrale della storia nazionale, che pesa sul passato, sul presente e sul futuro. In questo
agile ma approfondito volume si documenta l’ipotesi che la nascita della questione sia diventata
irreversibile con la Prima Guerra Mondiale e con il referendum istituzionale. In modo serrato si
pongono due Italie a confronto, con storie e culture diverse che dopo 160 anni fanno ancora fatica
a capirsi. Emergono le responsabilità delle classi dirigenti del Mezzogiorno che non tutelano
sistematicamente gli interessi dei territori che pure le esprimono. Il libro unisce punti dispersi
ma tutti alla luce del sole. Si legge allora che un premio Nobel per la pace come Ernesto Teodoro
Moneta possa diventare uno dei più strenui sostenitori dell’entrata in guerra, che Vittorio Emanuele
Orlando si proclami orgogliosamente mafioso, che la democrazia possa trovare nuova linfa
riflettendo a fondo su un tema inattuale come la monarchia. Probabilmente per comprendere le
autentiche ragioni della mancata unità occorre cogliere i segnali deboli. è il tentativo di questo
libro spiazzante, che fuoriesce dai luoghi comuni, scritto da uno dei più originali e brillanti meridionalisti
delle ultime generazioni.